IL CIMURRO DEL CANE È UNA DELLE MALATTIE VIRALI PIÙ GRAVI E TEMUTE FRA I VETERINARI CHE SI OCCUPANO DI PICCOLI ANIMALI.
La sua rilevanza storica nella pratica clinica risale a tempi lontani: già nel XIX secolo veniva descritta come una patologia devastante che affliggeva cani domestici e selvatici.
Una curiosità storica interessante riguarda il fatto che il nome “cimurro” deriva dal termine latino “morbus caninus,” che sottolinea la sua specificità nei confronti dei canidi.
In passato, l’assenza di protocolli vaccinali efficaci rendeva questa malattia un vero flagello, causando epidemie che decimavano intere popolazioni di cani, portando con sé un alto tasso di mortalità.
L’attuale comprensione scientifica e i progressi nella medicina veterinaria hanno permesso di ridimensionare il suo impatto, ma il cimurro resta una patologia di grande attenzione.
Evoluzione e gravità del quadro clinico
Il cimurro è causato da un virus appartenente alla famiglia Paramyxoviridae, che colpisce principalmente cani, ma può essere trasmesso anche ad altri carnivori come volpi, furetti e più raramente a grandi felini.
La trasmissione avviene generalmente per via aerea, attraverso secrezioni respiratorie oppure per contatto diretto con urina, feci o saliva di animali infetti.
La progressione del cimurro si sviluppa in maniera graduale, con un quadro clinico che varia a seconda dello stadio della malattia. I sintomi iniziali includono febbre, apatia e diminuzione dell’appetito, seguiti da manifestazioni respiratorie come tosse e secrezioni mucopurulente dagli occhi e dal naso.
Nelle fasi avanzate, il virus può coinvolgere il sistema gastrointestinale, causando vomito e diarrea, e il sistema nervoso centrale, portando a convulsioni, mioclonie e paralisi. La gravità della malattia è influenzata da diversi fattori, tra cui l’età del cane, la risposta immunitaria e la rapidità con cui vengono somministrate le cure.
Senza un intervento tempestivo, il cimurro risulta letale in una significativa percentuale di casi.
Importanza ed efficacia dei vaccini
La prevenzione è lo strumento più efficace per combattere il cimurro: i vaccini rappresentano la pietra angolare di questa strategia.
La vaccinazione contro il virus del cimurro è raccomandata come parte del protocollo vaccinale di base per i cuccioli e deve essere richiamata periodicamente negli adulti.
La loro efficacia è stata dimostrata in numerosi studi, con una drastica riduzione dei casi di cimurro nelle popolazioni vaccinate. Tuttavia, è fondamentale seguire le linee guida internazionali sui protocolli vaccinali in cui il vaccino per il cimurro viene incluso tra i cosiddetti vaccini “core”.

Efficacia di Virkon®S
nella disinfezione emergenziale
Efficacia di Virkon®S
nella disinfezione emergenziale
Un elemento chiave nella gestione dei casi di cimurro è la disinfezione degli ambienti in cui il virus è stato segnalato.
Virkon®S (PMC Reg. MinSal N. 15973) sistema disinfettante a formulazione multi-attiva ad ampio spettro ha dimostrato un’elevata efficacia contro il virus del cimurro.
Virkon®S è adatto all’impiego in strutture veterinarie come ambulatori, cliniche e ospedali, oltre che in canili e allevamenti.
La disinfezione deve essere eseguita con attenzione e seguendo protocolli ben definiti.
Nei confronti del virus del cimurro la diluizione efficace di Virkon®S prodotta da studi indipendenti è 1:200 (5 grammi/litro acqua).
Il tempo di contatto del disinfettante con le superfici è prioritario per garantire la completa inattivazione del virus ed è raccomandabile un minimo di 10 minuti di esposizione.
L’importanza della disinfezione emergenziale non può essere sottovalutata: essa è essenziale per prevenire la diffusione del virus e proteggere altri animali vulnerabili.
Gli interventi devono includere la pulizia profonda di tutte le superfici, attrezzature e aree comuni, nonché lo smaltimento sicuro dei materiali contaminati.
Una corretta disinfezione può salvare vite e impedire epidemie su larga scala.

Conclusioni
Il cimurro del cane rimane una malattia di grande rilevanza per la medicina veterinaria, sia dal punto di vista storico che clinico.
La sua gravità e la capacità di propagazione richiedono un approccio integrato che includa prevenzione tramite vaccini e una gestione efficace dei casi segnalati mediante disinfezione emergenziale.
Grazie a presidi come Virkon®S, la comunità veterinaria dispone di altre risorse efficaci per contrastare questa patologia e garantire un ambiente sicuro per gli animali e le persone che se ne prendono cura.