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Leptospirosi

Leptospirosi: rischio professionale e gestione della profilassi ambientale
RISCHIO PROFESSIONALE E GESTIONE DELLA PROFILASSI AMBIENTALE

La leptospirosi, causata dal batterio Leptospira, rappresenta un rischio significativo non solo per i cani e altre specie animali, ma anche per gli operatori veterinari, costituendo una malattia professionale spesso sottovalutata.

Gli ambienti clinici e ambulatoriali sono particolarmente a rischio, poiché il contatto con animali infetti o fluidi contaminati può portare alla trasmissione zoonosica agli esseri umani.

L’importanza di riconoscere e mitigare questo rischio non può essere sottovalutata.

Problemi di gestione di un soggetto con leptospirosi

La gestione di un animale ricoverato per leptospirosi pone sfide significative, a partire dall’isolamento del paziente per evitare la contaminazione crociata.

Le urine, il sangue e altri fluidi corporei dell’animale infetto sono altamente contagiosi, rendendo necessario l’uso di dispositivi di protezione individuale (DPI) per tutto il personale della struttura.

Inoltre, la gestione dei rifiuti biologici deve essere rigorosamente regolamentata per evitare la disseminazione dell’agente patogeno nell’ambiente.

Leptospirosi nei cani: a volte i vaccini non bastano

Nonostante l’introduzione di vaccini efficaci contro diverse varianti di leptospire, il numero di cani che contraggono la leptospirosi resta significativo, soprattutto nelle zone ad alto rischio o in cui le condizioni ambientali favoriscono la sopravvivenza del batterio.

Si stima che ogni anno in Italia diversi casi siano ancora diagnosticati, in parte a causa della presenza di varianti emergenti non coperte dai vaccini disponibili.

Questo sottolinea l’importanza di adottare misure preventive aggiuntive come la disinfezione regolare degli ambienti.

Leptospirosi: rischio professionale e gestione della profilassi ambientale

Virkon®S:
attività biocida e diluizione efficace

Virkon®S:
attività biocida e diluizione efficace

Per il controllo delle leptospire e la disinfezione degli ambienti, Virkon®S si è dimostrato altamente efficace grazie alla sua formulazione multi-attiva. La diluizione raccomandata di Virkon®S per la disinfezione contro Leptospira è 1:100 (10 grammi di prodotto in 1 litro d’acqua). Questa concentrazione assicura la massima efficacia nell’inattivazione del batterio e nella prevenzione di ulteriori contaminazioni.

Leptospirosi: linee guida di disinfezione

Un piano di gestione della disinfezione ben strutturato è fondamentale per affrontare un caso di leptospirosi in una struttura veterinaria:

  • Isolamento del paziente: collocare l’animale in un’area dedicata, limitando l’accesso esclusivamente al personale autorizzato e adeguatamente protetto.
  • Disinfezione delle superfici: utilizzare Virkon®S  alla diluizione 1:100 per pulire tutte le superfici esposte, inclusi pavimenti, pareti, strumenti e contenitori.
  • Gestione dei rifiuti: smaltire i rifiuti biologici in conformità alle normative locali, sterilizzando preventivamente i materiali contaminati.
  • Protezione delle risorse umane: fornire DPI completi (guanti, camici monouso, mascherine e occhiali protettivi) a tutto il personale a contatto con l’animale infetto.
  • Monitoraggio ambientale: effettuare controlli regolari per verificare l’assenza di contaminazioni residue e garantire la sicurezza dell’area.
ape che ronza

Conclusione

La leptospirosi rappresenta un rischio professionale che richiede attenzione e strategie rigorose di gestione e disinfezione. L’uso di Virkon®S – congiuntamente a protocolli di igiene e disinfezione ben definiti – è indispensabile per proteggere la salute degli operatori, degli animali e delle persone.